il restauro del sagrato di S.Gottardo (2019)

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E’ da poco terminato il restauro del sagrato della Chiesa Vecchia di S.Gottardo, a Genova.

il sagrato com’era prima del restauro e dopo la pulizia

Se la ricostruzione fedele del sagrato della Chiesa Vecchia di Bolzaneto è stata notevole per l’eccezionalità dello “spostamento” – per lo più con le pietre originali – di un manufatto di quel tipo, la ricostruzione del sagrato di San Gottardo è stata altrettanto notevole perchè il pavimento era quasi completamente perduto, e per riprodurre l’area del quadrato centrale è stato necessario (e molto divertente) ricorrere ad una raccolta di foto storiche.

Un’altra cosa notevole è che fin da subito c’è stata l’idea di mantenere il più possibile la piccola porzione originale rimasta, quella davanti all’ingresso della chiesa, pur se bisognosa di pesante restauro…

Ricostruire un pavimento accanto ad una porzione originale significa curare più che mai l’assoluta congruità del materiale utilizzato: dovendo realizzare circa 80 metri quadri ex-novo la prima imporante questione da porsi è stata quella del recupero dei ciottoli.

Per recuperare la quantità necessaria dei tradizionali ciottoli neri di serpentinite c’è voluto tempo e spiegamento di forze, ma recuperare un’analoga quantità di pietre bianche (in questo caso “bisagnine”) ha richiesto l’assoluta dedizione di Don Giuseppe e dei gruppi da lui formati…

Infatti i ciottoli bianchi sono molto meno frequenti e molto più dispersi dei neri, originandosi solo da piccoli strati inframmezzati ai calcari marnosi dell’entroterra ligure, e la loro raccolta è lenta e laboriosa.

Per fortuna in un lavoro precedente avevo utilizzato con soddisfazione un materiale naturale analogo, che mi ha permesso di fare una buona integrazione – approvata dalla Sovrintendenza – con risultati estremamente gradevoli.

Una terza cosa notevole è stata quella di aver trovato, sepolta sotto la terra delle molte alluvioni, un’indicazione per riconoscere e ricostruire la dimenticata lunetta d’ingresso.

il “nuovo” collegamento con la creuza

Questo elemento, insieme alla determinazione di don Giuseppe per riappropriarsi di tutta l’area originaria del piazzale, ha permesso di eliminare il pesante cordolo in cemento e di ricreare l’intero spazio esattamente come era una volta…

IL SAGRATO

In assenza di indicazioni e secondo la mia esperienza il sagrato potrebbe risalire alla seconda metà del 1800, diciamo intorno al 1880.

composizione fotografica dell’Architetto G.B.Varese
ricostruzione grafica dell’architetto G.B.Varese

Il pavimento è irregolarmente rettangolare, misura circa 8 x 10 metri, è caratterizzatoda una spessa cornice di ciottoli grandi neri (circa 51 cm di larghezza) e da una fascia più esterna bianca, utilizzata anche come raccordo con le murature. La maggior parte del piazzale è costituita da una scacchiera a quadrati bianchi e neri di 25 cm di lato ciascuno; ai quattro angoli sono collocati dei motivi geometrici rotondi che ricordano una rosa; al centro vi è un quadrato di metri 3 x 3; all’ingresso della chiesa è presente una lunetta a spicchi.

IL RESTAURO

Dopo un’accurata pulizia e tutti i rilievi e la documentazione necessaria, il lavoro è cominciato scontornando accuratamente la zona da mantenere in modo da procedere allo scavo per la soletta di supporto.

Poi sono cominciati i lavori di restauro della parte vecchia, procedendo per piccole aree successive

grazie a foto da me scattate nel 2004 è stato possibile riprodurre due disegni geometrici a fianco della lunetta, che erano andati perduti

la lunetta, come i quattro motivi geometrici “a rosa”, sono molto raffinati e realizzati con ciottoli estremamente piccoli

così si presenta la zona d’ingresso dopo il ripristino di tutte le aree lacunose

i rilievi dell’esistente sono stati estesi in modo da completare la scacchiera del pavimento e far coincidere gli arrivi a tutti i disegni come risultavano dalle fotografie

in particolare ho ricostruito esattamente il quadrato centrale a partire da uno schizzo dell’architetto G.Battista Varese e precisandone tutti i particolari e le proporzioni in base alla foto qui sopra

Tracciate sul pavimento le linee guida necessarie, abbiamo cominciato la ricostruzione partendo dalla fascia adiacente alla chiesa, dove si sono utilizzati ciottoli originali di recupero, bruniti dall’ossidazione, in modo da ammorbidire il collegamento della parte conservata con la parte nuova

ovviamente la posa dei ciottoli nei quadrati riproduce con la massima fedeltà tutte le soluzioni di posa della parte originale

a seguire, la realizzazione della stella a sud-est

Poi si è passati a realizzare il quadrato centrale…

Il confronto tra queste due foto conferma che il lavoro di “immaginazione” è andato bene!

a settembre viene organizzato un pranzo per raccogliere fondi…

e a ottobre ci avviamo a concludere realizzando la porzione ovest, con le altre due rose

e soprattutto rimuovendo il cordolo e completando il piazzale com’era in origine…

E’ stato uno dei lavori più piacevoli che io abbia mai fatto: un progetto proposto molti anni fa e finalmente accettato prima che il risseu scomparisse, l’entusiasmo del parroco don Giuseppe, l’aiuto concreto della ditta edile Ciccarello, la collaboratività dell’architetto Varese, la gentilezza di tutti i parrocchiani e in particolare Sara…

e ancora una buona, preziosissima intesa con i miei collaboratori Luciano Bonzini, con cui ho realizzato decine e decine di risseu in ormai 15 anni e più di mille metri quadri di acciottolato, e Moreno Altafin.

  • testi e immagini di Luca Riggio

riproduzioni anche parziali solo con citazione della fonte http://www.laboratoriosanluca.it

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