
Dopo una lunga pausa dal sito, dovuta soprattutto alla grande quantità di lavoro degli ultimi tempi, cerco di riprendere il filo cominciando da questa baggatella realizzata in un giorno piovoso…

Pur nella sua semplicità e immediatezza c’è l’idea di esplorare anche con gli specchi il mondo grafico creato dai vari gradi di energia della posa (esplosiva, fluente, movimento sul posto, ferma) esattamente come ho già fatto e faccio con le piastrelle rotte e con i ciottoli dei “talking pebbles”


Tutti gli specchi sono di recupero (si trovano ancora facilmente accanto ai cassonetti) e vengono subito tagliati in modo istintivo e veloce, in modo da creare pezzi con dimensioni, forme e angoli diversi.

Il mosaico è a casa mia, per dare luce ad una nicchia piuttosto buia; la posa a flussi ed esplosioni aggiunge movimento e interesse, rispetto ad un semplice trencadis a frammenti triangolari, ma soprattutto esalta i singoli pezzi e la natura propria dello specchio.

Questo semplice esperimento mi ha permesso di capire come, lavorando “in purezza” con un unico materiale, sia utile accentuare ancora di più la differenza di forma e dimensione dei pezzi, per creare accostamenti di texture diverse più intensi e interessanti.

testi e immagini sono di Luca Riggio
riproduzioni anche parziali solo con citazione della fonte http://www.laboratoriosanluca.it