I rissêu che i vecchi Liguri hanno lasciato sono tutti unici.
Se pure alcuni spiccano per eleganza, la complessità della figurazione da sola non è sufficiente per garantire la riuscita di un sagrato, se non è accompagnata dall’estrema attenzione e cura nella scelta e nella posa dei ciottoli a disposizione
Al contrario, l’amore per il materiale utilizzato fa trovare soluzioni efficaci e rende energetico e compiuto anche un sagrato piccolo, con disegni semplici e ciottoli poco notevoli: è questo il caso del sagrato di S.Andrea di Càlvari, un paesino arroccato sulle ripide pendici della Valbisagno, subito fuori Genova.
Davanti al portale il semplice e primordiale motivo della stella ad 8 punte, simbolo di perfezione (fin dai tempi della Dea Ishtar)
Il resto del tappeto ha un decoro a griglia con stelle a 4 punte: proprio questa rigorosa scansione – oltre alla datazione degli altri sagrati della zona – fa pensare ad un lavoro di fine ‘800
Il motivo portante di tutta la struttura è la posa precisa e serrata dei sottili grigi di fiume che compongono il disegno, che entrano così doppiamente in contrasto con i bianchi incerti, irregolari e statici del fondo
anche i semplicissimi elementi decorativi sono rinforzati dalla posa radiale dei grigi
L’insieme risulta così estremamente solido, materico, armonico ed elegante, nonostante la “povertà” della grafica e dei colori disponibili.
Quanta differenza da tentativi grafici ambiziosi ma non accompagnati dall’umile attenzione al materiale – limite frequente dei lavori del secondo ‘900…
Luca Riggio
N.B. :
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