Ecco finalmente una situazione in cui alla gioia creativa si aggiunge il piacere dell’immersione totale nel colore…
La terza soddisfazione – come sempre nei miei trencadis – è quella di cogliere la richiesta del cliente e di realizzarla anche un po’ oltre le sue aspettative…
Da questo spunto (del cliente) sono partito e ho adattato le proporzioni
ma non mi sono potuto trattenere dal dare più sviluppo alle linee e ai vortici e dal ridurre i campi marroni all’interno, essendomi anche venuta in mente una importante cornice scura
( a dirla tutta, mentre facevo gli schizzi, mi è venuta tanta voglia di buttarmi nel mio vecchio stile “crash”
ovviamente con i colori giusti
ma è difficile dare l’idea del risultato prima di farlo, quindi l’idea è stata rifiutata, sigh…)
i colori sono stati da me trovati e accuratamente scelti nella disponibilità del mercato
per mantenere il più possibile l’atmosfera molto definita dell’arredamento della casa _ molti tessuti tibetani
E si parte: a tu per tu col tavolo
ho subito arrotondato gli spigoli.
Seconda importantissima fase la completa impermeabilizzazione con colla poliuretanica, anche se avevo procurato compensato fenolico: il tavolo sta all’aperto sempre, e le precauzioni non sono mai troppe…
Poi la cornice, ancora senza capire perchè
traccio lo schema e sento che, con una cornice così, bisogna un po’ spingere la vivacità del quadro interno, giocando con le linee di rottura delle piastrelle e sull’accostamento di colori simili anche all’interno delle campiture
e via così, giocando con i vortici e aggiungendo un po’ d’oro – con misura
fino alla fine
E si parte ad incollare
il metodo è semplicissimo – niente a che fare con le tecniche scolastiche : sposto le piastrelle porzione per porzione
pulisco, stendo la colla, e riposiziono !
Poi la stuccatura -ci ho messo molto a creare il grigio curo e caldo che avevo in mente, ma alla fine sono riuscito. Ed ecco il risultato:
un lavoro semplice, senza pretese, però con un’energia forte e contenuta
dalle atmosfere tibetane sono scivolato un po’ nella psichedelia anni ’60…
ma serve a vivacizzare una zona un po’ cupa
ho avuto molte esitazioni in corso d’opera – troppo infantile? troppo colorato? troppo disordinato? –
ma alla fine il risultato è stato molto apprezzato
e ho anche capito perchè dovevo fare la cornice: lo spazio del terrazzo è molto ridotto, e un tavolo a tutto disegno sarebbe stato fastidioso!
Dunque: per un regalo di nozze, o un regalo alla casa nuova, o semplicemente per farsi un regalo davvero molto personalizzato, cosa c’è di meglio di un tavolo in mosaico?
E con il trencadis è anche estremamente economico!!!
Passate parola!